lunedì 15 settembre 2008

L'autunno del precario

Come tutti avevano preannunciato, ecco l'autunno che arriva.
Non so come sia andata agli altri, ma a me ha colto veramente alla sprovvista.
Tutto a un tratto sabato sera, uscendo da lavoro alle 20 e 30, realizzo in sequenza le seguenti cose: 1) è buio 2) sta pioviscolando 3) cazzo che freddo!
E così, salendo in macchina e tornando verso casa coi fari accesi, ho realizzato che la bella stagione era davvero finita.
Cosa pensavo, illusa, che l'estate sarebbe durata ancora per molto?
Beh questo non lo so, ma ormai il caldo e il sole mi parevano un dato di fatto.
Comunque, al di là del mio odio risaputo verso l'autunno la cosa che mi ha stupita di più è stato il fatto di essermi trovata catapultata in un clima freddo/umido/bigio senza niente che mi avesse preparata all'impatto.
Sarà colpa della mancata festa dell'Unità, che come un memento mori (eh eh, come sono colta!) mi ricordava che anche la bella stagione aveva una sua fine, o del fatto che, dopo essermi laureata, non bazzico più cartolerie e biblioteche, oppure ancora che sono andata in vacanza prima quest'anno, a luglio, e che sono tornata prima di ferragosto, con una bella fetta di estate ancora da spendere.
Così, di punto in bianco mi ritrovo a fronteggiare una realtà sulla quale non ci piove: (anzi, sulla quale pioverà un bel po', considerata la piovosità degli autunni e degli inverni pistoiesi) l'estate è finita, torna il freddo e, cosa molto ma molto brutta, riaprono le scuole.
Pensare che fino a qualche tempo fa ero informatissima sulla data della cruciale riapertura! Quest'anno invece, non fosse stata per la vista della faccia sminchiata di mio cugino ieri sera, militante in quarta superiore, mi sarei accorta dell'inizio delle scuole stamattina, nel modo peggiore
Questo forse è uno dei lati più noiosi dell'inizio dell'autunno: la riapertura delle scuole e la ripresa della maledetta gazzarra mattutina: genitori che portano fino alla porta della classe i bambini col grembiulino lasciando suvvoni in mezzo alla strada, adolescenti su scooter impazziti che fanno manovre da brivido, ragazzine (come direbbe Loris "Piccole troie crescono") truccate e scollate che attraversano la strada senza guardare e ancora autobus stracarichi guidati da autista sclerato e scuolabus guidati da autisti ancora più sclerati. (giacché, si sa, lo sclero di un autista al mattino nei giorni feriali è inversamente proporzionale all'età dei passeggeri: col calare dell'età aumenta l'incazzatura).
Penso a quando ero piccola e, come mio cugino, ero sminchiata all'inizio dell'anno scolastico. Adesso, guardando quei ragazzi con lo zaino in spalla dal finestrino della mia macchina ho provato per la prima volta un'invidia strana che non ha a che fare con discorsi del tipo "loro sono giovani e io vecchia" (sticavoli! non tornerei a 16 anni nemmeno se mi pagassero!). No, ho pensato che loro, ancora per qualche anno, hanno un posto dove andare, hanno qualcosa da fare. Sanno già dove potranno stare tutte le mattine per 9 mesi, indicativamente conoscono quello che li aspetta.
Io invece da qui a 2 mesi non so dove sarò, quando non avrò più questo lavoro che tante volte mi fa bestemmiare (anzi, troppe volte). Probabilmente sarò a casa, al caldo del riscaldamento, a cercare di inventarmi qualcosa, a studiare per concorsi, a mandare curriculum e chissà se prima della chiusura delle scuole avrò trovato qualcosa di buono da fare.
Mi è tornata in mente una frase del mio prof di inglese, frase che allora mi rimase molto sulle scatole: "alla vostra età non potete far niente di meglio da che studiare". Oggi, a 28 anni, mi rendo conto che forse tutti i torti non aveva.
Starò invecchiando? Corro a prendere del botulino

mercoledì 3 settembre 2008

Sclero

Io credo, in tutta sincerità, che certe giornate siano state appositamente create dalla Philip Morris al solo scopo di farmi rincominciare a fumare, cazzo, non c'è altra giustificazione a certe giornate così irritanti.
Premessa: la lancia y è inutilizzabile e per inutilizzabile intendo che per i vigili che mi fermarono venerdì facendomi perdere il treno nonché due punti sulla patente la revisione non era stata fatta. E in effetti così appare sulla carta. Peccato che il meccanico di quella revisione si sia intascato i soldi senza rilasciarci il bollino, ma lasciamo perdere...
Sto parlando di OGGI. Venerdì, nonostante le varie rogne, la multa, i punti sulla patente, il meccanico che ci ha fatto marameo, il treno perso etc NON era una giornata da ricominciare a fumare...oggi sì.
Oggi è la classica giornata di fine estate: nel senso che il tempo è bello come in estate, fa caldo come in estate, avresti voglia di andare al mare come in estate MA devi andare a lavorare. E fin qui poco male. Il peggio è che anche gli altri devono andare a lavorare...anzi...sono RIENTRATI a lavorare dopo le ferie.
Il che vuol dire per me due cose abbastanza irritanti:
la prima: sono rilassati e si beano della loro faccia rilassata, e ti dicono quanto sono rilassati e che belle erano le vacanze, mentre te hai passato tutto questo mese a affogare nella #&$#* perchè in ferie c'eri andata a luglio.
la seconda: sono rilassati, e in quanto tali guidano come teste di cavolo più di prima.
E qui si lega il discorso all'antefatto, ovvero al non poter utilizzare la pratica e agile lancia y, il dover guidare quel "trombone" della ford focus c max (perchè focus e basta gli pareva troppo poco, troppo PICCOLA per una strada larga circa 3 metri e lunga 20 dove si devono parcheggiare 700 macchine)di mio padre in mezzo a gente RILASSATA.
Stamattina, ora 7.30, la prendo per andare a lavoro. Nel tragitto trovo:
- uno che mi taglia la strada alla rotonda (poco importa, me la tagliano quasi tutte le mattine visto che i pistoiesi non conoscono come si guida alle rotonde e ne fanno un uso improprio)
- un trattore, ovviamente nella stradina stretta di campagna a sali e scendi dove è impensabile sorpassare. Ok, normale amministrazione.
Ore 14.30. Esco da lavoro e mi avvio verso casa. Nel tragitto ho a che fare con:
- ragazzo che guida la bici a zig zag mandando un sms perchè, come direbbe Loris, questi pischelletti non hanno CUGNISIUN, e fino a che le scuole non ricominceranno continueranno a girare impuniti a piede libero per le strade;
- camion che procede a 40 all'ora in zona dove non si può sorpassare. Cavoli, quasi quasi abbandono la variante per la strada vecchia, tanto a questa velocità quando mi riimmetto sulla principale l'avrò lasciato indietro...
e infatti sulla variante trovo il classico tipo che guida col braccio penzoloni fuori dal finestrino, il che denota da solo la velocità tipica dell'andatura da scazzo, fra i 35 e i 20 km/h.
Dopo essermi sbarazzata di questi tipi e aver sfiorato l'incidente a causa di un paio di pedoni kamikaze, sono finalmente a casa.
A casa ci sono gli operai perchè la caldaia ha deciso di tirare le cuoia mentre i miei erano in vacanza, lasciandomi priva di acqua calda (altri bei momenti). Mentre la polvere non mi dà alcun fastidio, non posso dire lo stesso del rumore del trapano nelle orecchie che si protrae per due ore.
Devo uscire per fare alcune commissioni, fra le quali consegnare dei libri a un editore (per conto di terzi), andare alle poste a prelevare e utilizzare quei soldi per pagare la multa di cui sopra, comprare un biglietto del treno.
Per fare queste cose, anzi, per non farle, ho impiegato DUE ore.
Vado prima a consegnre il libro, ovviamente in zona vicina al centro storico...Parcheggio per la macchina non ce n'è, visto e considerato che quel TRAM di mio padre occupa 2 posti auto...dopo aver girato un po' riesco comunque a lasciarla in semidivieto di sosta (così, giusto per sfidare la sorte e vedere se mi becco un'altra multa). Arrivo e...e la casa editrice è chiusa. Evidentemente nessuno ha avvisato che sarei passata oggi (i famosi terzi di cui sopra).
Vabbè, poco male. Si riparte. La strada è stretta e becco due innamoratini in bicicletta cicì cicì che si fanno le coccole viaggiando affiancati e impedendo il sorpasso a chiunque.
Vabbè, giro per andare alle poste. Ci sono quasi quando...quando vedo che la strada è chiusa al traffico perchè stasera allo stadio si gioca una partita di non so cosa, forse il derby scapoli/ammogliati. Cerco di uscire dal casino ma, come una mosca sulla carta moschicida, più cerco di uscirne e più mi impantano. E' così che mi ritrovo in mezzo a una coda che non scorre un tubo in testa alla quale, ne sono sicura, è una bionda bigodinata alla guida di un suv.
Esco dal pantano rinunciando alle poste, la multa e il prelievo.
Resta la stazione. Per strada mi imbatto nel classico nonno/roulette russa, il classico vecchietto con casco enorme sulle ventitrè (che poi chissà come mai tutti i vecchietti che guidano gli scooter portano caschi di 8 misure più grandi di loro. Mah, forse pensano che più grande è il casco, maggiore è la protezione) che guida uno scooter con la freccia a sinistra che lampeggia da eoni, immobile al centro della carreggiata sui 15 km/h. Che si fa? Lo sorpasso? Ma, tanto lo so, se provo a sorpassarlo sono sicura che questo girerà a sinistra venendomi addosso e non potrò nemmeno dire nulla a mia discolpa perchè lui la freccia l'aveva...restiamo dietro e vediamo che succede...
no, basta, io non ce la faccio più, non ha girato nemmeno a questo incrocio, io me ne sbatto e lo sorpasso...e mentre lo sorpasso questo piega a sinistra! Meno male riesco a scansarlo...
Ah già, la stazione. Alla stazione non c'è posto per parcheggiare...anzi no, ecco, lì ce n'è uno! Ora faccio marcia indietro e...e uno STRONZO con un suvvone (tanto per cambiare) ignora i miei fanalini della retro e mi si appiccica al culo...ah no, io non cedo...io farò marcia indietro per parcheggiare e lui con me... invece no. Ecco che arriva l'autobus, che si mette dietro al tipo del suv che è subito dietro a me. Lascio perdere il parcheggio regolamentare. Parcheggio dei taxi, 4 frecce et voilà.
Dopo aver comprato il biglietto e essere risalita in macchina per tornare verso casa quasi quasi mi sto rilassando. Alla fine dai non è stato così male, poteva andare peggio...e difatti ecco che il PEGGIO si materializza, esattamente davanti alla mia macchina, sotto forma di due suore dentro a un doblò bianco.
Non dico altro. Lascio a voi immaginare le cazzate al volante che possono aver fatto sue suore su un doblò e nel frattempo che voi pensate vado a portar fuori il cane...A PIEDI...