mercoledì 21 gennaio 2009

Così, di getto

Premessa: forse questo post è l'effetto collaterale di un panino divorato in autogrill insieme a 5 ore di macchina, per cui prendete quanto è scritto di seguito con la dovuta cautela.

Da un'ora circa sono rientrata dai pochi giorni trascorsi sulla neve.
Ho tolto la roba dalla valigia, messo a lavare gli abiti sporchi, rimesso al loro posto quelli puliti. Tutto sembra avere una collocazione, tranne me.
Sempre così quando torno da una vacanza, sia essa della durata di un week end oppure di un mese.
Quando mi allontano da casa perdo la cognizione del tempo e di me. Se vado in montagna questa sensazione diviene ancor più forte, proprio perchè in montagna mi rilasso completamente, mi creo una nicchia tutta mia, mi spoglio dei ruoli che devo rivestire.
Al mattino colazione, poi sulle piste da sci. Pranzo in un rifugino a bordo pista. Rientro a casa al tramonto. Mi tolgo gli scarponi, appoggio gli sci e finalmente a casa. Odore di pareti di legno. Mi faccio un bel bagno rilassante, poi abiti comodi e un buon libro letto distesa sul divano. Fuori il silenzio dei boschi. Non c'è luogo dove mi senta più protetta.
Oggi già dalle prime ore di auto iniziavo a temere il rientro, perchè ormai mi conosc, conosco quell'angoscia che mi prende quando arrivo al casello di Pistoia, quando ritrovo immutata la mia città che mi aspetta. E' passato un secolo o un giorno? Non saprei dirlo.
Eppure so che tutto è finito, che devo tornare a essere me stessa.
Ringrazio il cielo di trovare appena varcata la soglia il cane che mi fa le feste. Senza di lui tutto sarebbe ben più difficile.
Intorno tutto parla di me, o almeno di quella che sono stata fino alla mia partenza, di quella che devo tornare ad essere. Il mio letto rifatto col pigiama sotto al cuscino. Le foto sul comodino: io da piccola, io con le amiche, io con Loris, io laureata. Un post-it appeso a un'anta di un armadietto mi ricorda l'appuntamento con la dietologa: venerdì ore 9 e 30. Fotocopie da studiare per un concorso. Disfo le valigie e so di non aver più scampo. Mi metto le ciabatte e accendo il pc. Aspetto che si carichi, poi vado a controllare la posta per vedere se ci sono notizie dal lavoro. Già che ci sono controllo anche il sito del comune di Prato, per vedere se sono usciti nuovi concorsi interessanti.
E ora? che ne sarà di me? Sarò di nuovo all'altezza di sostenere tutto questo? Non ho molta scelta, devo tornare a sedere sul posto che mi è stato assegnato dalla vita. Non esistono più la neve, le lunghe piste nel bosco, gli scarponi, il bagno caldo. Lo stesso libro che leggevo nella mansarda odorosa di legno dal letto di camere mia racconta una storia diversa. Riuscrò a riprendere il filo?

2 commenti:

CRAMPO ha detto...

O FAVAAAAA!!!! Ripigliati! Tranquilla c'ho io la soluzione a tutti i tuoi mali et problemi esistenziali e nònne!
Vuoi una vacanza che dura anni?
Ti manca una collocazione?
Ti serve un posto dove rilassarti, una nicchia tua, un posto che ti faccia sentire come nella baita in montagna, nel silenzio dei boschi, un posto dove ti sentirai protetta e come in vacanza ma a 5 minuti da Pistoia!.....

.... tutto questo e molto altro ancora .... es due coinquilini grulli uno più dell'altro (e te saresti la terza grulla.... perfetto!)....

Inzomma Andrea lascia la casa e stiamo cercando un sostituto.
Chi meglio di te!?

Gattafruata ha detto...

lo so ciccio, mi ha già detto Angela, poi se ne parla di persona