venerdì 9 ottobre 2009

Il solito tegamone sul suv

Perché bisogna dire le cose come stanno. Il 99% delle donne alla guida dei suv sono dei puttanoni inenarrabili. Poi c'è uno 0,5% di rincoglionite croniche. Infine uno 0,5% di donne normali. Potevo io oggi aver a che fare con questo ultimo 0,5%? No ovviamente. Sono incappata in una della maggioranza.
La mia strada è senza sfondo. E quel che è peggio è che è stretta, anzi, strettissima. Del resto, dato che le prime costruzioni sono documentate qui a partire dagli inizi del Novecento, con molta probabilità non è stata pensata per accogliere macchine. Tantomeno quegli aborti automobilistici che sono i suv. Quando la mia famiglia si trasferì qui le macchine erano ben poche. Nella maggior parte dei casi ci vivevano vecchietti. Me le ricordo ancora le auto parcheggiate qui: la 127 blu (bleargh) dei miei, la fiesta del dirimpettaio, la A112 del mio vicino di casa e l'altra fiesta del babbo della Vale. Fine della fiera. Ora tutti (mia famiglia compresa hanno almeno 2 macchine a testa. E parecchi anche delle auto grossotte. E tutti PRETENDONO di parcheggiare la propria macchina davanti casa. Che discorsi, anche a me fa piacere, se trovo posto. Ma se non lo trovo esco e la metto più in là. Ma ci sono persone che no, questo non lo concepiscono. Anche se non c'è proprio posto loro il parcheggio lo CREANO. Incastonano la macchina con manovre improbabili, sudando e durando più fatica che se l'andassero a parcheggiare all'Acquerino e poi nessuno riesce più a passare. Ma a loro che gliene viene? Basta posteggiarla davanti casa. Poi se è messa in verticale e solo 2 ruote su 4 poggiano a terra fa lo stesso.
Ma questo è un altro discorso. Oggi non voglio parlare di quelli. Voglio parlare di quel TEGAMACCIO sul suv.
Torno verso casa, piove, e come sempre quando piove per strada è un casino. Pedoni impazziti, automobilisti impazziti, camionisti impazziti, autisti del copit impazziti. Finalmente a casa...o meglio nella mia strada...C'è la mia vicina col marito accanto alla loro macchina che è parcheggiata staccata dal muro e questo rende assai difficoltoso il passaggio alla mia modesta Lancia Y. Ma non dico nulla: vabbè che parcheggiano sempre le macchine malissimo ma oggi hanno le due bimbe piccole, le stanno mettendo in macchina per andare via, poveracci, diamogli modo di caricarle.
Appena supero la macchina però...il DISASTRO...
Giro l'angolo ed eccolo, il mio acerrimo nemico, la mia criptonite. Un suvvone metallizzato ENORRRME, pieno di roboante tracotanza, con le lucine della retro belle accese e il suo culone deciso a venirmi addosso per spiaccicarmi. Prima che succeda l'irreparabile il suv si ferma, mi suona il clacson e dal vetro oscurato (maledetti vetri oscurati!) esce una voce che mi intima con una supponenza pari a quella delle lucine della retro del suo fuoristrada di andarmene che deve uscire. E io secondo lei, di grazia, dove vado? In avanti no perchè il suo macchinone mi tappa tutta la strada. All'indietro manco a pensarlo, ci sono quelli con le bambine poverine (certo cazzo anche loro, sempre nel mezzo nei momenti meno opportuni). Apro il finestrino a mia volta e le bercio "guardi, se va avanti mi accosto al muretto e la faccio passare". L'enorme pachiderma su 4 ruote, incastrato nella strada stretta, resa ancor più stretta dalle macchine parcheggiate, si muove a fatica. Sta perdendo la sua baldanza. E si riferma. Nel mezzo. Non ha capito un cavolo di dove doveva andare ma fa niente. Ce la posso fare. Con i nervi del collo che mi si stanno tendendo riesco, a furia di manovre impossibili, ad accostarmi e parcheggiare la macchina. Intanto la coppia con le due bambine del cavolo, poverine, è ancora lì che annaspa credo coi seggiolini.
In quel frangente il suv apre la sua portiera e partorisce una donna. E che personaggio! Testina straparrucchierata (no, non era bionda, era mora...ma secondo me era una bionda in incognito, tinta di nero e se la vedessi nuda sono sicura che le mie congetture sarebbero confermate)con capello liscio piastrato e frangiona alla cleopatra (80 euro, con la mastercard del su' marito), jeansini aderentini elasticizzati (100 euro, con la mastercard del su' marito) e degli stivaletti con tacco a spillo altissimo, anche quelli probabilmente comprati con il contributo del marito che renderebbero impossibile la guida anche a un professionista nel settore, figurarsi a questa tipa qua.
Ticchetta i suoi tacchi arroganti verso di me e mi fa "ma te avresti intenzione di lasciarla lì la macchina? io credevo tu la mettessi in garage".
Ora, io non sono cattiva. Se me l'avesse detto con un altro tono probabilmente mi sarei spostata senza fiatare, anzi, sarei stata felice di fare largo a lei e al suo suv di merda. Ma con quell'arroganza, manco si rivolgesse alla sua colf per chiederle d stirarle la camicetta di seta...non c'era modo che io muovessi la mia macchina di lì.
"Guardi" le faccio "io ho anche le chiavi del garage. Ma in casa. Se aspetta che entro le cerco e la sposto" (si noti come fossi ancora mediamente ben disposta verso di lei).
Al che lei mi risponde con insolenza "ma voi dovete metterci una sbarra qui. In questa strada non ci si passa. Non è possibile una strada dove non ci si passa"
"Io ci passo" le rispondo "non ho mica il suv, io".
"Ma questa strada è stretta, io non ci passo"
"ecco e allora mi spieghi perchè cavolo è voluta entrare con codesto trombone in questa strada che è stretta"
"Questi sono fatti miei. Io se voglio vado dove mi pare. Ora chiamo i vigili! Vedrete che le levano loro le macchine."
"Guardi" faccio io, serafica "che la mia macchina NON è in divieto di sosta. E' correttamente parcheggiata. E' la sua semmai che adesso sta in mezzo alla strada"
Finalmente gli intrepidi genitori capiscono che forse è il caso di levarsi di torno, primo perchè la loro macchina obiettivamente rompe dimolto i cosiddetti, secondo perchè fra qualche secondo potrebbero piovere parole non adatte alle orecchie delle loro bambine.
La claopatra de noialtri continua a sciorinarmi invettive. E' il momento della stoccata finale
"senta, basta vedere come è vestita per capire che lei non sa guidare. Non so cosa ha fatto a suo marito per convincerlo a comprarle quel cavolo di suv perchè io a una come lei non l'avrei mai preso".
Sbraita ancora qualcosa, non le dò spago. Probabilmente se ascoltassi le sue parole finirei per prenderglielo a badilate, quel suo suv. Rientro in casa. Lei rimonta sul suo pachiderma della strada. La macchina con le bambine ha sgombrato il passo. Due manovre e il suv esce dalla mia vista. E stavolta spero per sempre.

4 commenti:

CRAMPO ha detto...

quando son giù di morale posso salire in macchina con te e mi porti a fare un giro?

Ben ha detto...

Allora, io abito nel noto paese di San Pantaleo ( tra Bargi e Pontelungo ), devi sapere che per rientrare da lavoro alla sera imbocco la strettissima "via di bargi" che, fortunatamente hanno messo ormai da qualche anno a senso unico...
...ECCO, MANOVRA INUTILE CONTRO I SUV!!!...
Venerdì scorso mi sono trovato in mezzo alla via una biondona di 1 metro e 70 con tacco 10 ed una chioma hollywoodiana ( e secondo me era un travestito!!! ) piantata con il suo SUV ...di traverso in mezzo alla stradaaaaaaa!!!

...morale della favola? dopo 10 minuti di manovre ho dovuto farla scendere, smontare dalla mia auto ( la metà della sua ^^ ) e spostarle il SUV rimettendolo in carreggiata...

MA CHI LE MANDA A GIRO QUESTEEEEEEE !!!

Ah...dimenticavo, non ci conosciamo, un saluto solidale intriso d'odio verso i SUV...

Ben

Gattafruata ha detto...

Chi odia i Suv è sempre ben accetto nelle pagine del mio blog!!!

Anonimo ha detto...

Perche non:)