giovedì 23 agosto 2007

Alcune cose che ho scoperto in vacanza a Barcellona

1) La popolazione maschile è così composta: 40% gay; 30% arabi con netta prevalenza di pachistani; 10% uomini accoppiati e il restante 20% equamente ripartito fra brutti ceffi e truzzi da competizione
2) I truzzi italiani non legano nemmeno le scarpe ai truzzi di Barcellona. Se volete riscoprire l'essenza del termine tamarro fatevi un giro per le strade della città catalana...ne vedrete delle belle...roba che in confronto Fast and Furious pare un documentario sul bon tonne e Vin Diesel un damerino del '700
3) Non esiste bar anche solo un pochino lurido in tutta Barcellona nel quale non faccia bella mostra di sè accanto all'ingresso un bel videopoker dalle luci e suoni ammiccanti
4) Gli indiani a Barcellona sono più degli autoctoni (quelli dell'india eh non i pellerossa!) e detengono il monopolio del piccolo commercio. Non c'è minimarket, negozio di souvenirs un tanto al kg o spaccio di snacks nelle stazioni della metro dove non campeggi dietro a uno sgabello almeno un indiano. Nel caso dei minimarket invece sono in due: uno alla cassa e l'altro che controlla che nessuno rubi niente.
5) Se gli indiani non lavorano, vanno a giro. Il più delle volte li potrete vedere a coppie di due giovani di sesso maschile, ambedue vestiti con jeans e camicetta dai colori sgargianti a mezze maniche. Uno dei due, comunemente noto come il "mattacchione" si contraddistingue quasi sempre per l'atteggiamento più scapestrato e menefreghista e per il taglio di capelli più avvenieristico (vale a dire che invece della divisa da una parte porta un pochino di gel). L'altro, noto come "il responsabile" mostra invece un atteggiamento serioso e impeccabile, controllando che l'altro non si cacci nei guai.
6) Io attraggo particolarmente gli indiani del tipo "mattacchione", che amano mandarmi sguardi languidi in metropolitana (vedi punto 7)
7) La metropolitana costituisce uno dei momenti principali per tentativi di approccio maldestri da parte dei più sciroccati e degli indiani "mattacchioni". Appena entrati in una stazione della metro viene messo in atto l'antico rito di seduzione dell'abitante di Barcellona, che manderà sguardi languidi ed intensi alla giovane prescelta che sarà costretta, per non dare adito a false speranze, a fissare la mappa di tutte le linee della metropolitana, imparando così a memoria i nomi di tutte le stazioni di Barcellona.
8) Nonostante sia vietato dalla legge, il gioco delle 3 carte sopravvive coriaceo sulla rambla. Si vocifera che il racket del gioco delle 3 carte sia in mano a un napoletano e io ci credo.
9) Il cuore della casa a Barcellona è il terrazzo. Sui terrazzi la gente ci mette di tutto: dalle piante (in quantità industriali) alle bombole del gas agli snowboards (??) per arrivare alle bici e ai motorini. Sui terrazzi la gente sta a ore: ci parla da un balcone all'altro, ci cena, ci beve, ci telefona, ci amoreggia, vengono tagliati i capelli con la macchinetta etc etc. Non si sa se sia usanza locale o che altro, fatto sta che a partire dalle 21 di sera praticamente su un balcone ogni 10 sia che il clima sia mite o afoso potrete vedere persone di sesso maschile (dai 10 agli 80 anni) a torso nudo. Cosa facciano e perchè stiano tutti a torso nudo visto che le zanzare letteralmente ti mangiano resta ancora un mistero. Forse si tratta di un'usanza locale.
10) Cosa sono i Tapas? Ufficialmente sono degli snacks da aperitivo: della serie uno va in un bar dalle 7 in poi e può trovare un vastissimo assortimento di crostini, bruschette, patatine, crocchette, insalate di pesce, polpettine etc da mangiare accompagnati dalla sangria o da altre bevande alcoliche. Ufficiosamente sono delle inculate paurose. Calorici e frittissimi, quando accompagnati da qualcosa di alcolico daranno inizio a un processo di sudorazione crescente che farà aumentare la sete. Apparentemente costano poco (con circa 3 euro ti danno un piattino con 4 unità)...il problema è che con un tapas non ci si sfama, ne occorrono molti. Questo porterà il malcapitato turista, mezzo brillo dalla sangria, a uscire dal locale con un bel po' di euro in meno e ancora affamato. Un consiglio? Meglio andare nei ristorantini tipici. Con 15 euro a testa mangi dei buoni piatti locali in abbondanza, come la paella, e ti bevi del buon vino...Morale della favola: spendi circa lo stesso, non avrai l'ascella pezzata e quando esci non hai più fame!

7 commenti:

CRAMPO ha detto...

Ma sei sicura di essere stata a Barcellona? Da come la descrivi sembra che sei stata a Bombay!

Gattafruata ha detto...

Barcellona è al 50% Napoli e al 50% Bombay

Sara ha detto...

Si confermo, anzi in dei quartieri sono total Bombay o Bollywood!!!grande marta

Anonimo ha detto...

ma che cosa sei andata a farci se nn sei riuscita ad apprezzare nulla???????????????????????
mah.........
nulla delle case di gaudi, della bella gente che forse ama stare in bar nn proprio puliti...
tornatene a casuccia tua che mammina pulisce meglio della bcneta.....

Anonimo ha detto...

fai parte della schiera dei turisti classici ed odiosi..........
a tomar por culo.

Gattafruata ha detto...

Ciccio caro Gaudì l'ho apprezzato ma certo non ne parlo qui, dal momentoc he ci sono guide e monografie che ne parlano meglio di me. Io volevo parlare di ciò che nelle guide non c'è scritto. E poi io delle grandi città apprezzo la gente, apprezzo osservare le differenze. E' quello che i turisti classici non fanno, limitandosi a stare dietro a cosa dicono le loro fancazzosissime guide del touring

Raf ha detto...

Ma sto anonimo perchè non se lo va a troncare nel culo???
no xkè nessuno lo ha ancora detto...
forse qualcuno farà parte dei turistici classici e odiosi (ma questa proprio ...che esistono turisti classici e turistici new age??? azzo dice questo)...di sicuro lui fa parte dei commentatori classici e odiosi ... quelli che non si firmano perchè sono dei vigliacchi!!!