mercoledì 17 ottobre 2007

Non ci sono più i tamarri di una volta. Dedicato ai maranza della mia generazione

Ebbene sì, a soli 27 anni posso dire che sono vecchia.
A mio parere, una persona si rende conto d'essere invecchiata quando si rende conto che le cose non sono più come se le ricordava ma che anzi si sono evolute in fretta.
Nella fattispecie torno a scrivere sul blog dopo un periodo di impegni vari in seguito a una breve riflessione fatta l'altra sera con la Sara dopo essere stata a ballare in un locale.
Non essendo un'amante delle disco-e men che meno della gente che le popola- vado di rado a ballare, quindi quando ci capito mi soffermo a guardare la gente con lo stesso stupore più o meno che potrebbe avere un alieno piombato con la propria astronave direttamente in uno di quei locali.E in effetti tale mi sono sentita.
Quando ero una teen ager (bei tempi ma mica poi tanto) girovagavo un po' per le varie disco della zona. Alcune erano più "bene" altre più "scazzone" comunque su una cosa non ti potevi sbagliare: la presenza dei tamarri.
Che questi costituissero il 99% della gente presente (come nel caso del Concorde che vantava le serate animate dal sempiterno Marco Bresciani...già, che fine ha fatto questo idolo dei truzzi? Se qualcuno lo sa può cortesemente dirmelo?) o il solo 5% i maranzoni erano una certezza.
Immancabili come l'influenza sotto le feste di Natale, questi mitologici personaggi arrivavano in discoteca con le seguenti modalità:
a) accompagnati dai genitori che li lasciavano a un paio di km di distanza dall'entrata perchè, si sa, andare a ballare accompagnati dai genitori non fa onore ad un tamarrone doc
b) a sciami di scooter truccatissimi e rumorosissimi stile sbarco in Normandia
c) A gruppi di 3 su un'ape (due nell'abitacolo e uno seduto sul cassone che rimbalzava ad ogni buca)
d) a bordo di una punto gialla guidata dal capotamarro diciottenne patentato
Appena entrati nel locale, subito si facevano riconoscere per 3 precise caratteristiche: il casino che facevano, l'abbigliamento pacchiano e il loro inconfondibile modo di ballare.
Per quanto riguarda il casino, questo veniva alimentato dal loro stesso essere in un gruppo -solitamente numeroso- di personaggi che si autoesaltavano a vicenda e da beveroni alcolici di dubbia qualità. Il casino fatto dai tamarri in discoteca era un must: si andava dalle grida quando passava una bella ragazza, ai fischi, alle risse, agli immancabili cori costituiti per lo più da (ooo-ooo-ooo) quando mettevano le canzoni più truzze.
L'abbigliamento del tamarro fra la fine degli anni 90 e i primi anni del nuovo millennio era per lo più contraddistinto da pantaloni plastificati ultrafruscianti in colori improbabili (giallo canarino, arancio, verde pistacchio) abbinati a magliettine striminzite, la buzza da bevitore ben in evidenza, con imbarazzanti e pacchianissime fantasie (righe fuxia e gialle, quadrettini verde acido e celestini) e piumini coloratoni con cappucci di pelo.
Come accessori un'immancabile catena alla Tony Manero al collo e gli occhiali da sole (di notte. in disco.) appunto detti "a maranza", dalle gigantesche dimensioni e con la montatura solitamente in colore bianco.
I capelli del truzzettone spiccavano fra le teste dei presenti in disco per il colore (molto di moda le meches giallo-arancio)ma soprattutto per le dosi industriali di gel grazie al quale, attraverso una sapiente manipolazione della chioma, riuscivano a creare teste puntute e solide come la roccia.
Per quanto riguarda il modo di ballare invece, mi ricordo in particolare alcune variazioni sul tema:
a) ballo base: il tamarro, avvolto nei suoi abitini striminziti, faceva scivolare velocemente i piedoni per terra senza piegare le ginocchia (e del resto come cazzo potevano fare a piegarle, inguainate com'erano nella plastica dei pantaloni) muovendo le braccia a robottino e roteando la testa ingelatinata ed irta da una parte all'altra.
b) ballo del bevitore: il tamarro, già alticcio, ballava il ballo base con la schiena semiappoggiata al muro, muovendosi un po' meno a scatti e reggendo in alto nella destra un bicchiere colmo di non si sa che cocktail mortale, rovesciandone il contenuto un po' qua e un po' là e bevendone il rimanente.
c) Ballo sincrono: due tamarroni amici saltavano in pista e proponevano la loro coreografia, costituita dal ballo base più alcune varianti di loro invenzione sicuramente provate insieme nella loro cameretta una domenica pomeriggio. Era incredibile vedere una perfetta sincronia fra loro mischiata alla loro totale incapacità di seguire il ritmo della musica.
d) Ballo dell'accoppiamento: il tamarro adocchiava una bella ragazza. Puntava gli occhiali nella sua direzione (dove puntasse gli occhi era difficile dirlo, date le lenti scure) e improvvisamente i suoi movimenti si facevano più fluidi e meno scattosi. Invece di muovere i piedi come se stesse eternamente scivolando sul posto, iniziava a muovere il pacco con risultati imbarazzanti.
e) Ballo Dio Bonino come spacca questa canzone: ballato dai tamarri solo quando il dj si degnava di mettere una di quelle canzoni orrende che costituivano i loro inni nazionali. Immancabilmente tutti si mettevano a gridare ballando il ballo base con l'aggiunta di coretti e mani levate al cielo come se avessero voluto tirare ceffoni all'aria.

Questi i tamarri che ero abituata a vedere. Erano una sicurezza: ovunque andassi li trovavi, in qualsiasi posto c'erano almeno 2 persone del genere.
Poi sono cresciuta...che ne è stato dei tamarri? Quelli "dei giorni nostri" si sono per lo più convertiti a una vita normale. A ballare ci vanno di rado. I tamarri della mia età oggi sono tristi, lampadati e vestiti come le persone modaiole ma con meno classe e più chiazze di sudore.
I neotamarrini invece imitano semrpe di più i rapper americani ma fanno troppa poca scena al confronto dei nostri.

Che tristezza pensare che si è invecchiati ma soprattutto che i maranza come li conoscevo io si sono estinti!!!

29 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo.
non posso dire altro.
lo posterò a chi di dovere. (anche a me?)
ehehehe

Luca

Anonimo ha detto...

Posso tra l'altro chiedere dove andavi a ballare nella tua adolescenza?
visto che abbiamo la stessa età ed i posti in zona erano un paio..
Luca

CRAMPO ha detto...

Nostalgia dei vecchi tempi è? .... Ma? Come fai a rimpiangere i tamarri? Apparte che i tamarri ci sono ancora. E’ che essendo indottrinati a seguire le mode, cambiando la moda cambiano anche gli stili del tamarrismo. Ma sempre tamarri sono. Sarà che io non ho mai frequentato i tamarri e i loro luoghi ma io non ne sento per niente la nostalgia. Forse rimanere fedeli a se stessi è un buon modo per non invecchiare.
Comunque anche io quando andavo più spesso in discoteca nelle serate loffie mi mettevo ad osservare i tamarri. Era un buon modo per tirarsi su di morale e farsi due risate.
Ah! Ben tornata. Si sentiva la mancanza dei tuoi post di polemica!

Gattafruata ha detto...

eheh allora innanzitutto grazie Crampo per il bentornata...sono tornata più in forma di prima visto che la tesi procede bene! (che tristezza, il mio morale va di pari passo ad una stupida tesi!)
comunque...anche io i tamarri li osservavo divertita. Non ho mai fatto parte del clan dei tamarri nè credo abbia mai desiderato farne parte, però erano una sicurezza. Secondo me ai nostri tempi avevano più grinta.
Per Luca: allora, negli anni '90 ho bazzicato il Panda il sabato sera per ovvi motivi geografici, poi quando avevamo voglia di vedere i tamarri veri in azione si andava al concorde. Meno tamarra era l'Area, quando facevo la quinta superiore a volte ci andavo il venerdì sera che facevano musica anni 80.
Poi cosa c'era? sai che non ricordo...ah sì, il Quetzal in estate! Il Kajà a Firenze...oddio bimbi mi sono dimenticata i nomi dei locali...vedi cosa vuol dire invecchiare!!

Anonimo ha detto...

eh si. verso i 17/18 c'era il famosissimo venerdì sera dell'Area.. tutta la crew del ITC Pacini dell'epoca ci andava.
che bellezza....

quanti ricordi, quanti capelli,mi viene la lacrimuccia..

Luca

Gattafruata ha detto...

Hai fatto il Pacini? anche io!!

Anonimo ha detto...

si ho fatto il pacini.
primi 2 anni di sperimentale, poi ragioneria nella sezione B?
te dov'eri?

Luca

Gattafruata ha detto...

Sperimentale. I primi due anni nella A, gli altri 3 nella C. Linguistico.

Anonimo ha detto...

Sperimentale.
primi due anni nella D.
dopo il mio passaggio a ragioneria e la mia presa di potere (successiva all'egemonia Fittipaldi) non resta ben altro da dire...eheheh ovviamente sono ironico.
che anni però..

Luca

Gattafruata ha detto...

Sì, belli per certi versi. Per altri due palle...ci si credeva tanto grandi ma alla fin fine non si capiva un tubo nulla. Non che ora capisca di più, per carità!
Sì comunque guardo il mio cugino che ora fa le superiori...è tutto un altro mondo, non so se a causa del proliferare dei cellulari oppure della mancanza dei tamarri di un tempo...boh!
Sai che non ho ancora capito chi sei? ma sei dell'80?

Anonimo ha detto...

si in effetti in quegli anni li ti senti un po in cima al mondo, ti sembra di aver capito tutto.
Si, sono dell'80.
Si, sono stato Rappresentante d'Istituto nel 97/98.
Poi basta eh... quanti indizi vuoi? hai già anche il nome.

Luca

Gattafruata ha detto...

Aspetta! forse ho capito chi sei...anche se io non avevo votato per te!!
Sai cosa? chiedo conferma alla mia migliore amica che era in classe con me alle superiori e che ha una memoria migliore della mia prima di fare figure di merda. Se sei chi credo io lei sicuramente ti conosce meglio di me. (non pensare male eh!)
Ma tu ti ricordi di me? Io non ero popolare nè nulla, una donna dell'ombra, come adesso...

Anonimo ha detto...

Si, mi ricordo di te.
popolare?!? vien via sembra di essere a O.C. !!

Luca

Gattafruata ha detto...

Ahaha, bella battuta.
Ho capito chi sei anche te! Stai accanto di casa alla mia amica, vero?
Eri fra quelli che chiamavano il Calistri il pomeriggio quando faceva quella trasmissione su tvl apposta per dire parolacce? Ma com'era bello quella trasmissione, come si chiamava?

Anonimo ha detto...

Allora la trasmissione era "Ciao Mamma" mi pare... o roba simile..
Lorenzino Calistri (noto ai più come Carlton, Tubetto o Barattolo... viva The Fresh Prince!!) è stato anche mio compagno di banco per un anno, e certo che lo chiamavo per infamarlo, come potevi resistere a tentazioni del genere a quell'eta?
Luca

Accanto di casa alla tua amica..
intendi adesso?
oppure l'E. vicino a casa dei miei genitori?
Luca

Gattafruata ha detto...

Non so, qualche anno fa a quanto pare stavi lì. Adesso non so dove tu stia. Se hai cambiato casa forse io intendevo dove stavi prima.

Guarda, parlando con te mi è venuta un'ispirazione, quando ho tempo quasi quasi scrivo un post sulla trasmissione del Calistri!! Era bellissima, tutti chiamavano per dire parolacce!!!! e il momento dello sponsor "La casa del timbro"? quando per far vedere il logo prendevano una busta di carta tutta spiegazzata e la facevano inquadrare dalla telecamera? momenti di altissima televisione!

Anonimo ha detto...

già!!
ci lavorava anche Samuel..
quella si che era roba bella!!!
la tua amica credo tu intenda l'Elisa. giusto?
si è dove stavo prima.
chiesto conferma all'amica per la mia identità?
Tuttavia, visto la tua candida ammissione di non avermi votato al tempo.. per protesta diserterò questi luoghi virtuali per un pò! heheheheh
per curiosità, ti ricordi le tue preferenze? komeini??
Comunque ti posso dire (anche se già lo sai) che si faceva tornare tutto come ci pareva, qualsiasi tipo di votazione, dall'occupazione fino alle collette ecc ecc ecc... che schifosi!!

Gattafruata ha detto...

Ti giuro che non ricordo chi ho votato! Sono anni strani quelli, alcune cose,tipo la trasmissione del calistri, me le ricordo bene, ma chi ho votato a quelle elezioni proprio non lo so!!
La mia amica non si chiama Elisa, ritenta e sarai più fortunato.

Luca Giacomelli ha detto...

ma non era il komeini il rappresentante in quegli anni?

Anonimo ha detto...

i rappresentanti erano 4, come tutti gli anni..
l'amica non ne ho proprio idea.
la trasmissione del calistri non ci si può dimenticare...
Luca

Gattafruata ha detto...

La mia amica era la proprietaria della cagnetta che se non erro ebbe una colluttazione con la tua e scappò creando scompiglio nella via e tu la aiutasti a ricercarla. Sei te questo o no? Sennò vuol dire che ho un'arteriosclerosi proprio galoppante!

Anonimo ha detto...

Oui c'est moi.
tranquilla per la tua arteriosclerosi!!
ecco chi.
l'I e che ci voleva a capirlo?!?
quel cane poi deve essere morto...e? quel giorno li si riprese all'imbocco della superstrada!
Luca

Gattafruata ha detto...

Evviva! Mi è rimasta ancora un pochina di lucidità mentale! Ma sai che io nemmeno mi ricordavo che tu fossi stato rappresentante d'istituto? Ho dovuto chiedere all'I per avere conferme...Mah...
Comunque, la cagnetta della mia amica è morta di vecchiaia 3 anni fa (tranquillo, il tuo cane non c'entra!!!)

Anonimo ha detto...

Guarda... giusto per sfatare una leggenda metropolitana. il mio cane è buonissimo, è una femminuccia ed è paurosissima, presa dal canile 10 anni fa.
Con l'altro cane in questione (R.I.P.) non si sono mai potuti vedere, e tutte le volte che passavo davanti a quel cancello succedeva un casino che non dico. Quel giorno però, disgraziatamente, il mio cane era tenuto al guinzaglio da Gennaro (altro essere mitologico dell'ITC Pacini!) per questo successe quel dramma...
Luca

Gattafruata ha detto...

ehehe sì lo so, la cagnetta dell'I. era un po' strana. Era buonissima presa in casa ma non sopportava di vedere la gente fuori dal cancello... una volta morse anche me!
Quindi tu hai sempre il cane?

Anonimo ha detto...

Certo! non mi immagino più la vita senza la mia ciabatta mangiapatate!
è stato un amore travagliato il nostro.
Cerco di fartela breve:
La classica storia dei genitori che non lo vogliono, non abbiamo posto, in casa non c'è mai nessuno ecc ecc... l'ho tenuto un anno e mezzo in adozione a distanza (sai in che consiste?) poi un giorno sono arrivato al canile a prenderla per portarla a fare una girata e TAAAC! il cane non c'era più!
"l'hanno adottato" mi fa l'inserviente tutta sorridente..
(ovviamente davano la precedenza alle adozioni definitive su quelle a distanza, era arrivato un omino,l'aveva scelta e me l'aveva rapita.)
e io "bene, c'ho piacere! adesso possiamo andare a riprenderla, l'adotto io. avrò un benchè minimo diritto di prelazione CRISTO!!"
hanno dovuto inventare qualche cazzata al nuovo proprietario, storie tristi di un bambino malato che si era affezionato al cane ecc ecc..
ma alla fine sono quasi dieci anni che sta con me.
La mia vera fidanzata..
La amo.
Luca

Gattafruata ha detto...

Eheh, ti capisco, anche io ho un cane, a novembre saranno 2 anni che sta qui con noi. Un affarino piccino e peloso ma capace di darmi tantissimo. Ancora non riesco a immaginare come facessi prima, quando lui non c'era...
Comunque è proprio vero, con le bestie si rincitrullisce, come dice la mì mamma.
Arturo è il mio unico vero fidanzato!

Anonimo ha detto...

Arturo.. bel nome.
Io ho:
India ---> fidanzata pelosa e nera
Pedro ----> gatto della serie " sò i re del quartiere, detengo il potere, e spadroneggio..."
Rattignacche ----> gattaccia in formato ridotto bisbetica e antipatica al massimo livello.

L

Gattafruata ha detto...

Che cavolo di nome è Rattignacche?
Io ho anche la Menta: gatta nera cicciona e bellissima un po' scorbutica come la proprietaria...Da quando abbiamo preso Arturo è diventata ancora più scorbutica perchè quel malandrino tenta sempre di montarla...