lunedì 5 maggio 2008

Rieccoci in pista

Eccomi qua, di ritorno da un viaggio fuori dal tempo.
Dopo la laurea poco a poco mi sono svegliata, realizzando che è come essere stata in coma un mese circa.
La cosa peggiore è stato realizzare per la prima volta che ha DAVVERO vinto Berlusconi, cazzo!! Da quanto ero presa dalla tesi mica me ne ero accorta.
Dopo il frastuono chiassoso dei primi festeggiamenti è sopraggiunta la stanchezza, accanto a un immenso senso di vuoto, quasi la nostalgia che si ha quando si torna il giorno dopo a pulire dove si è fatto una festa. Sembra ancora di sentire voci che gioiscono nel silenzio della stanza vuota.
Il giorno dopo la laurea i miei sono partiti per la Sardegna e io sono rimasta sola con Arturo.
Salire nello studio da sola mi ha fatto un certo effetto: i due computer(ancora da formattare) zeppi di materiali relativi alla tesi. Cosa togliere? cosa mettere su dischetto? Mettere mano ai pacchi di fotocopie, materiale bibliografico messo insieme in due anni di scrupolosa ricerca, giorni e giorni in biblioteche polverose sperando di arrivare presto a mettere un punto a tutto questo.
Adesso il punto c'è e nemmeno me ne rendo ben conto, non riesco a pensare che forse non sentirò mai più l'odore della pergamena dei libri medievali, il fruscio di quelle carte antiche. Non essere più studentessa ma disoccupata. L'ansia di cercare la propria via, un percorso nuovo, nuovi sogni a cui aspirare. Il mondo tagliente e saturo del lavoro, dove a poco servirà un 110 e lode.
E intanto metto via una ad una le mie carte: 5 raccoglitori pieni.
E' ora di sgomberare anche l'armadio, quello riempito da tutti i libri studiati per gli esami dell'università, accanto agli appunti, lasciati lì per scaramanzia fino alla tesi perchè "non si sa mai, potrebbero servire".
Tutti quei quaderni mi hanno accompagnata a Pisa a seguire i corsi nelle mattine fredde, pieni della mia calligrafia contorta perchè spesso i banchi non c'erano e li tenevo sulle ginocchia.
Mentre chiudo tutto in una scatola diretta in soffitta un velo di nostalgia mi avvolge e il mio pensiero va a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questa fase della mia vita: coloro che ci sono stati e che ora non ci sono più, quelli che avrebbero voluto esserci, quelli che se ne sono andati sbattendo la porta, quelli che c'erano solo all'inizio e quelli che ho conosciuto solo verso la fine. Quelli che ci sono sempre stati e non mi hanno mai abbandonata. Quelli che ci sono adesso e spero non mi abbandonino mai. Persone con le quali ho condiviso tutto e persone con le quali ho condiviso solo un sorriso.
Grazie a tutti coloro che, in un modo o nell'altro, hanno fatto in modo che questa parte della mia vita si concludesse al meglio.
Adesso si parte per una nuova destinazione.
Alla prossima!

1 commento:

CRAMPO ha detto...

Il fotografo non l'hai ringraziato.... :)
Deve essere un bel punto di svolta chiudere questo lungo e importante capitolo della tua vita e partire per una nuova destinazione. Come ti avevo già detto anche per la tesi (e così è stato) sono sicuro che riuscirai a farcela benissimo e troverai la tua strada.
Però secondo me dovevi seguire il mio consiglio... tutta questa fatica nel sistemare le cose di una vita di studi, le carte, i libri, i computer.... non era meglio una bella tanica di benzina e un fiammifero?!
Almeno poi rifacevi anche il look alla mansarda! Fa bene cambiare, vedrai! :)