Che dire? Non lo so.
Da un po' di tempo a questa parte tutto sembra correre così veloce intorno a me e mi pare di non avere più tempo per curarmi della mia persona. No, non dico dell'esteriorità. L'aspetto estetico, per quanto possa, riesco ancora a curarlo (prova ne sia il fatto che oggi sono andata a depilarmi dall'estetista perchè anche io, ho il coraggio di ammetterlo, avrei i peli sulle gambe, non fosse per la magica trovata della ceretta...o c'è qualcuno che crede ancora che le donne siano lisce per natura?) comunque, mi pare che quello che non abbia tempo di curare (curare nel senso di prestare attenzioni, non di guarire) sia lo spirito.
Arranco dietro al lavoro, arranco dietro agli orari dei pasti, agli appuntamenti, allo studio. Sembra che dietro ad ogni cosa, ogni commissione, ogni compito, anche il più semplice, ci siano mille impedimenti, mille cose che rallentino il mio incedere. Mi viene in mente quella scena di Metropolis in cui si vedono gli operai che lavorano come matti a un macchinario assurdo, spingendo leve misteriose che attivano una serie di meccanismi e ingranaggi la cui funzione è a tutti ignota, stancandosi come matti.
Insomma, arrivo che sono sempre stressata. Vorrei silenzio e solitudine in certi momenti, e non essere reperibile per nessuno, ma questo non è possibile.
Una cosa è chiara, mi innervosisco sempre più facilmente, probabilmente grazie alla supercombo lavoro + studio + rotturedicoglionivarie - sigarette.
Il mondo ha i contorni mossi e tremolanti come visto dal fondo di un budino semitrasparente da quando ho smesso di fumare. Tutto fa tremare i miei nervi che sembrano crollare da un momento all'altro.
Sto per terminare il secondo mese tobaccofree. Il primo mese e mezzo non mi ha dato noie...nemmeno sentivo la voglia delle sigarette...ma da una settimana qualcosa è cambiato, ho i nervi a fior di pelle e una voglia di fumare da impazzire. (come mai ho smesso? ma avevo proprio così tanto bisogno di smettere di fumare? non era meglio se continuavo?)
Tener duro è una cosa mica da ridere, soprattutto se una persona, come me, si sente fumatrice nell'anima.
Stasera per cause di forza maggiori non sono potuta uscire. Girellavo su internet quando mi sono nuovamente imbattuta in Maksim Cristian e il suo Fanculopensiero. Non sto qui a farvi la recensione o spiegarvi chi sia lui, se interessati vi basta cliccare il link correlato. Per i più pigri, basti sapere che è un libro che ho letto lo scorso settembre e che mi è entrato nell'anima, anche perchè racconta la storia vera del suo autore che è un personaggione assurdo. Una storia sulla quale ho sempre meditato un sacco, dopo la sua lettura...nelle ultime settimane però con tutto questo correre, questa frenesia, queste leve da tirare, non ci avevo più pensato. Non avevo più pensato a Maksim, al suo libro, alla voglia che mi aveva dato di affrontare la vita in modo diverso, ai propositi che mi ero fatta dopo la lettura del suo libro.
In particolare, in quel sito sul quale sono capitata per caso stasera, era riportata la frase che è un po' la chiave di tutto il libro: cos'è che in questo momento vorrei fare più di ogni altra cosa?. Pareva che quella cavolo di domanda stasera fosse rivolta a me. Al che mi sono fermata. Come qualcuno che tira il freno a mano mentre sta viaggiando a 200 all'ora. Mi sono posta nuovamente la domanda, in attesa di una risposta...E la risposta è non lo so. Forse vorrei scappare in Sudamerica. Forse mettermi a vivere per strada. Forse continuare a fare quello che sto facendo. Il problema è che se si perdono di vista gli obiettivi è difficile anche fare qualcosa per raggiungerli. Se non si sa cosa si vuole fare più di ogni altra cosa...come si fa a farla?
Sembra che qualcosa blocchi i miei pensieri e le mie volontà da qualche giorno.
Cosa voglio fare adesso più di ogni altra cosa?
Farmi un bagno, poi andare a letto, leggermi qualche pagina di un buon libro, e infine dormire. E sarà fatto...
venerdì 25 gennaio 2008
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10 commenti:
L'idea del Sud America mi sembra alquanto familiare....xD
Cmq ti capisco, a volte sembra veramente di essere entrati in un vortice che ti risucchia accellerando sempre di più.
C
sarà colpa del servizio civile?
Cara Marta benvenuta all'inferno!!
che io vivo da anni!!
ma io lo tiro il freno a mano...spengo tutto sopratutto il cellulare l'ultima forma di tormento esistenziale
oh quando tu vuoi andare al mercatino a quarrata dimmelo, pur avendo agenda piena so che verrò o sarà la mia solita promessa del cavolo!!
che mercatino c'è a quarrata?
ciao Marta. non sono mai stato in sud america, c'era stata mariangela e se non era per raggingere me in italia ci sarebbe rimasta. ma sono stato per strada e quindi fidati: non ci pensare. detto questo, hai ragione quando dici che è così dificile scoprire cosa si vuole davero. non ci resta che cercare. un buon modo è iniziare a cercare di capire ogni cosa sempre, poi pian pianino si illumunano anche le domande più difficili, eh eh.
bene, era passato solo per salutarti. ciaooo
maksim
Che ti devo dire..... va bene così!
Nel senzo che secondo me certe domande è meglio farsele che non farsele mai. Poi le risposte arriveranno, tra un giorno, un'anno o 10 anni, chi lo sà? Ma arriveranno.
Il problema è la fatica. Ma bisogna resistere. Ne vale la pena. Certo che è più facile vivere senza farsi domande ma io credo che valga la pena soffrire un pò per cercare di trovare delle risposte.
Ora c'è da dire che questo mio pensiero va in contraddizione con il pensiero Taoista che sto leggendo in questi giorni e che mentre lo leggo mi sembra un pensiero giusto.... e quindi più che leggo e più mi rendo conto che non ho capito nulla..... ma forse così deve essere. Forse è questo il segreto.... ora ci penso e poi quando avrò trovato come far convivere i due pensieri te lo dico è!.....
Potresti smetterla di farti domande ed andare a Buenos Aires che qui l'aria ( leggi: politica..... ma non solo ) sembra sempre peggiore!
Un salutone e Hasta Siempre la Victoria!
Maksim: non ti preoccupare,il Sudamerica mi tenta ma mi sa che di andare a vivere per strada non se ne parla...sono troppo abituata a vivere con il culo al caldo!! Grazie mille per aver letto il mio post, sono onorata!
Crampo: aspetto con ansia la tua illuminazione così io posso rilassarmi e fare a meno di pensare...
Marco: O che te non sei ancora partito? E' 6 anni che ti conosco, 6 anni che tu vuoi partire e 6 anni che tu sei ancora costì... :P
Vedo che hai capito tutto è?!
macche'! sotto sotto la Toscana c'ha sempre un verde irripetibile.....
non c'e' niente da fare! deh!
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