sabato 1 marzo 2008

Dentro al labirinto


Dunque, la parola "labirinto" di solito porta alla mente immagini simpatiche e gioiose, di misteri bambineschi e castelli incantati. C'è il mitico film Labyrinth dove David Bowie sfoggia il suo bel pacco imbottito, c'è il filo d'arianna, c'è il labirinto da risolvere del corriere dei piccoli, c'è il labirinto del Parco di Pinocchio (NO, QUELLO NON C'E'. ALMENO NON PIU'). In realtà per me labirinto in questi ultimi 5 giorni in cui non sono stata vista quasi da anima viva ha significato un incubo. Una bislacca malattia chiamata "labirintite" (se non sapete cliccate e sarete magicamente trasportati su wikipedia) si è abbattuta su di me. Al di là del nome carino, di carino non ha niente. La testa gira, i coglioni girano di conseguenza, le gambe non ti reggono, ti viene da vomitare come se avessi perennemente mal d'auto. L'unica soluzione è stare con la testa assolutamente immobile nel letto al buio. Anche andare in bagno diventa un'impresa. Sono stata 3 giorni senza mangiare alcunché, visto che la forma presa dalla sottoscritta era alquanto acuta (e te pareva) e 4 giorni senza vedere niente altro che la mia camera in penombra. Non un libro da leggere, una tv da vedere, niente di niente.
Al di là di alcuni sogni deliranti (combattere una guerra contro le tartarughe-ragno e...ugh..mi vergogno pure a dirlo...andare a un concerto di Ivana Spagna), causati, più che da un sonno vero e proprio, dagli effetti collaterali delle medicine, ho avuto ben poco altro da fare. Non ho potuto occuparmi di sistemare le ultime cose della tesi. Non sono andata nè potrò andare a lavoro per diversi altri giorni e questo solleva una spinosa questione, quella della fine dei giorni di malattia messi a disposizione dal benemerito Ministero...gliela farei venire a loro che hanno detto 15 giorni di malattia per i civilisti la labirintite, poi mi raccontano..
Comunque al di là di tutto devo dire che questa malattia del cavolo, privandomi brevemente di qualsiasi distrazione esterna, mi ha fatto riflettere a lungo. E mi ha fatto apprezzare tutto quello che a cose normali (quando cioè non soffro di labirintite) possiedo. Tutto alla fine è speciale, anche alzarsi dal letto e poter scrivere due righe su un blog, telefonare a un amico, attendere che gli amici ti vengano a trovare, ricevere un sms dal tuo ragazzo...sì vabbè, non è che questa sia la pubblicità dell'unieuro con Tonino Guerra sull'ottimismo...comunque davvero ho riapprezzato tutto. E ho scoperto che mi mancano tante cose, cose normalissime ma che fino a una settimana fa non le pensavo nemmeno proprio perchè le ritenevo banali. Fra queste:
1) Fare una bella zingarata primaverile, appena arriva la primavera quella vera, e mangiare bomboloni fritti (sempre che l'Angelina e Crampo ci stiano, sennò che zingarata è?)
2) Fare una bella cenona devastante con tutti ma proprio tutti tutti.
3) Giocare a risiko 10 ore di fila e porcaputtana vedere se almeno una volta riesco a vincere
4) Portare il mio cane a fare una passeggiata in campagna
5) Andare a vedere qualche mostra bislacca di artisti contemporanei (per questo ci vuole l'angela o la laura)
6) Fissare le ferie col mio ragazzo (non dico partire eh, dico FISSARE, cazzo, mi accontento di poco!!)
7) Portare finalmente il mio ragazzo a cena dalla Peppina

Beh, spero vi siate goduti questo post perchè ci ho messo un tempo indicibile e una grande fatica a scriverlo visto che ogni due minuti mi dovevo firmare...e sì, forse ne potevo fare a meno, ma almeno stando sveglia ho evitato di risognare Ivana Spagna!!

2 commenti:

Mox ha detto...

il sonno della ragione genera concerti di Ivana Spagna.

Poretta, come dicono da queste parti.

CRAMPO ha detto...

Ciccia, lo sai, mi dispiace tanto per tutte queste cose che ti capitano una dietro l'altra. Non vedo l'ora anche io di rifare una zingarata! Magari la prima che facciamo la facciamo a Lourdes è?! .... chissà se però li fanno i bomboloni? :P
Dai rimettiti presto e cerca di levatti da coglioni stò servizio civile e la benedetta tesi e poi ci divertiamo! Mi dovrai anche spiegare come sonono fatte le tartarugheragno.... ma sei sicura di avere la labirintite o ti sei fatta un trip alla Burroughs?
Comunque non ci provere è?! Non credere che riuscirai ad intenerirci perchè hai avuto tutti stì malanni.... a risiko non ti lasceremo vincere!!