lunedì 14 maggio 2007

Le musichine di attesa

Ci sono delle cose che, quando sei irritato, riescono, come per miracolo, a irritarti ancora di più.
Fra queste un premio speciale della giuria va conferito a quelle che sono definite "musichine di attesa", ovvero quelle che passano al telefono quando chiami a un cavolo di centralino e la persona con cui vuoi parlare è occupata.
Ora, mettiamo da parte il caso, non sempre vero, in cui uno abbia chiamato il tale numero proprio per infamare qualcuno e per protestare e quindi sia già incazzato nero di suo (tipo mio padre con la telecom)...voglio invece portare all'attenzione il classico esempio di una persona normale, che magari deve chiamare per motivi di lavoro, alla quale dicono "sì, le passo il responsabile" ..beh, ecco, magari preferirebbe attendere che le passino il tipo con cui devi parlare senza musiche roboanti...preferirebbe un sano silenzio dall'altra parte della cornetta o, che so, sentire dei passi e una voce che dire: "oh, c'è una troia rompicoglioni al telefono che ti vuole!"...e invece no!!
La subdola perfidia dei centralini! Appena ti metti tranquillo ad attendere, ecco che parte la musica che risponde solitamente alle seguenti caratteristiche:
a) è a volume altissimo e, oltre ad assordarti perchè, appunto, in quanto subdola, parte all'improvviso, risulta anche distorta come suono
b) è solitamente una nenia improponibile, del tipo, se sei fortunato, una musica classica (e fin qui andrebbe anche bene) in formato MIDI (oddio...) o, peggio, la hit modaiola del momento, o una cosina da carillon orripilante
c) nel caso in cui tu debba attendere molto la musica dopo un po' finisce e riparte da capo, lasciando però quel maligno intervallo di silenzio che ti fa sperare, ahimè invano, di sentire la voce di qualcuno, un operatore, un responsabile, un maniaco, un assassino, una voce umana che ti consideri, cazzo!
d) Solitamente sono intervallate da voci elettroniche ed antipatiche (ma come mai non son ancora riusciti a creare una voce artificiale che sia meno indisponente?), anch'esse a livelli di volume irresponsabili, che ti gracchiano un "attendere prego" direttamente nei padiglioni proprio sul più bello
e) (e questa è veramente cattiva.) Nel corso dell'attesa senti e risenti quella nenia maledetta talmente tante volte che ti resta in testa tutto il giorno e non solo, ti ritrovi a canticchiarla, a ballettarla, a fischiettarla, a pensarla... e state certi che non se ne andrà dalla vostra mente fino a che non ci dormirete sopra.
Ecco, questa, signori, è la mia situazione odierna, e anche mentre ho scritto questo post ho continuato imperterrita a canticchiare la canzone del Titanic di Celine Dion grazie ad uno stramaledetto centralino.
Qualcuno conosce per caso un rimedio per questo?

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