domenica 10 giugno 2007

Il mio sabato sera

Proprio non capisco come mai quando esco mi ritrovo sempre in situazioni strane che possono sfociare ora nell'assurdo, ora nello squallido, ora nel trash.
Ieri sera direi che la situazione era sul trash andante.
Senza ben sapere nè come nè perchè mi ritrovo ad una cena. Avevano prenotato in un circolo arci. Ora, qui occorre fare una digressione.
La nostra società si fondava un tempo quasi completamente sui circoli arci, erano parte integrante della società, della cultura, riempivano le giornate, le domeniche pomeriggio altrimenti vuote...
Ora, in un mondo dove gli aperitivi modaioli hanno avuto la meglio, il circolo arci è divenuta una realtà diversa. I circoli cittadini sono praticamente scomparsi, non avendo più ragione d'essere, mentre quelli di periferia o dei paesini della provincia sono rimasti vivi, quasi come un unico faro per il paese, dove la gente si ritrova, può bere un caffè, può guardare la partita etc..
Esiste però una terza categoria, quella che io chiamo dei circolini "bastardi". Trattasi di circoli che, per far quadrare il bilancio, si sono in un qualche modo adeguati alla società contemporanea, abbandonando il pavimento a piastrelle anni 70 e le sedie rosse scolorite dalle intemperie e con una scusa banale (che può essere la rosticciana più buona dei dintorni, il ballo liscio tutti i sabati per 6 mesi l'anno, la pizza napoletana...) si sono aperti al grande pubblico. Questi maledetti circoli bastardi hanno alzato la cresta, al suo interno l'arredamento alla "vorrei ma non posso" ha preso il posto a quello anni 70 e anche chi ci lavora o li frequenta ha quella puzza sotto il naso tipica da circolinista arricchito.
Ecco, ieri sera son finita a cena in uno di questi circolini bastardi di cui parlo, poco "vorrei" e molto "ma non posso". Ovviamente, essendo una ventina, era stato prenotato. Ci confinano in una specie di veranda in plastica chiusa, praticamente un forno termoventilato le cui pareti prefabbricate non riescono a difenderci dall'orrenda musica proveniente dall'adiacente pista di ballo liscio...anzi! mi sa che eravamo proprio accanto ad una cassa "pompata" a livelli improponibili!!
Appena ci mettiamo a sedere un ometto basso e tarchiato col volto da mastino ci dice con aria torva e minacciosa "ragazzi, io non so chi ha prenotato per voi, ma noi all'undici si chiude, fosse per me non vi avrei nemmeno fatti entrare" (erano le 9 e mezza)...già questo di per sè non era un buon inizio.
Nemmeno il tempo di guardare il menù che c'era già la ragazza a prendere le ordinazioni. Da lì in poi la situazione peggiora sensibilmente, grazie anche al contributo della pista da ballo che ci sciorina i peggiori successi anni 80 ricantati in versione liscio da un cantante che manco sapeva l'inglese e diceva parole a caso a seconda della musica tipo "uicciu uacia".
Un altro tipo, non so se il capo o chi per lui, con gli occhiali da vista che gli penzolano sul collo con una cordicella e l'aria da amministratore di condominio incazzato, viene a più riprese al nostro tavolo dicendo ora all'uno ora all'altro con scortesia epocale "guarda, il fritto s'è finito"..."i gamberetti non ci sono"..."la lombatina e un ti si pol fare". Il massimo viene toccato quando va da una mia amica e le fa "il fritto e un ci s'ha." aggiungendo, dopo aver indicato la pasta che stava mangiando "tu mangerai codesta e basta",
Ci portano la roba tutta insieme, per la fretta di sbarazzarsi di noi: antipasti insieme a pizze e penne e rosticciane...già mangiare con una pistola alla tempia mi indispone...la scortesia nei posti mi indispone ancora di più...ma se tutto questo è condito da canzoni anni 80 in versione samba cantate malissimo e sparate direttamente nelle trombe d'eustachio a non so quanti decibel credetemi, mi scatta un po' d'istinto omicida!!
Morale della favola riusciamo non so come a finire entro le 11 (io avevo il singhiozzo da quanto mi avevano fatto mangiare veloce!) e abbandoniamo tutti incazzati neri quel luogo di perdizione prima che la musica da liscio, ormai entrata nelle nostre vene, ci porti a buttarci in pista e volteggiare ancheggiando scoordinatamente fra settantenni in calore.
Quanto a me, che per rappresaglia ho rubato una saliera in plastica, andandomene ho gettato un po' di sale alle spalle per esorcizzare il posto...non si sa mai!!!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ma te le vai a cercare

Gattafruata ha detto...

Sinceramente no. Mi capitano e basta.

JACKIE ha detto...

Anche se per te non deve essere stato bello... ho riso dalla prima all'ultima parola. Forse perché anche a me è capitato un milione di volte!

Luca Giacomelli ha detto...

Ah Bolzano-weierstrass sono io...

Gattafruata ha detto...

vediamo se indovini di che circolo si tratta...