Certe volte mi capita di estraniarmi dalle situazioni, di uscire dalla realtà anche se solo con la mente, e di vedere le cose che mi coinvolgono dall'esterno. Ecco, quando faccio sta cosa un po' stile Allie Mc Beal a casa mia e osservo la situazione dall'esterno...mi pare proprio una sit com americana.
C'è tutto: il padre distratto e patito della bici e del fai da te, la mamma che lavora, spesso nervosa e stressata, io, figlia degenere disordinata, sarcastica e del tutto priva di buonismi e tutta una serie di personaggi di contorno: i vicini pazzoidi, i parenti, il cane, il gatto, la zia invadente.
A volte mi pare di sentire pure le risate registrate, a quel punto cerco di guardare dietro le telecamere e trovare il viso del regista per avere delle direttive, invece mi rendo conto che questa non è una sit com ma la realtà, la mia realtà.
Ecco, al papa, ai preti e a tutti coloro che predicano la famiglia, il family day etc gli vorrei dire: "o venite un poino a passare una settimana da me, poi me lo raccontate se la famiglia vi garba sempre".
Comunque, avevo già parlato della Pasqua a casa mia, della passione per la Giustizia (con la Gi maiuscola) di mia madre...oggi è la volta di un problema toccante: l'avere attenzione.
Ora, io di solito in casa parlo poco, principalmente perchè io e i miei difficilmente ci troviamo tutti a casa nello stesso momento, avendo orari diversi. Sì, vabbè, parlo col cane, ma quella è un'altra cosa. Non è un vero dialogo: lui non mi risponde mai e io nemmeno gli faccio delle domande o gli dico cose che hanno bisogno di replica. Gli faccio vocine sceme e gli dico cose tipo "ma come sei bellino bellino bellinoooo! w i canini! Il mio regno per un canino bianco!!" Ok, sto divagando e perdendo la mia dignità due in uno.
Dicevo che abbiamo poche occasioni di parlare a parte la mattina alle 7 e 30 quando ci prepariamo per andare a lavoro, ma in tal caso so solo emettere grugniti privi di senso, e la sera a cena, quando di solito infamiamo Berlusconi. Però a volte uno ha bisogno di fare anche delle comunicazioni urgenti, non di parlare di cose concrete. Dire frasi del tipo: mamma, è finito il sapone, babbo, ti ha chiamato tizio e ha detto di ritelefonargli. Ecco, queste cose qua non si possono fare se in casa mia c'è mia zia (praticamente quasi sempre) per due motivi seplicissimi: parla in continuazione e ha una voce altissima alla quale è impossibile andare sopra. Non puoi attendere che lei finisca il suo turno e iniziare a tua volta a parlare per fare la suddetta comunicazione per il motivo che lei non smette MAI di parlare, nemmeno quando mangia (fra l'altro ha poco appetito e mangia pochissimo. Se poi riesci per puro caso a iniziare la frase che ti preme tanto ("mamma, hai visto per caso i miei occhiali" oppure "ti ha chiamato la rappresentante della tupperware") la zia ti interrompe con la sua voce altissima dicendo o cose che lei ritiene inerenti all'argomento (nel primo caso ad esempio: "ma lo sai che la Tizia si è comprata un paio di occhiali nuovi?") oppure iniziando un nuovo discorso che lei crede più pressante ("Il mio cane ha una gravidanza isterica") Ora, come avrete notato, il problema non è l'instaurare un dialogo. Il problema è proprio parlare, cazzo!!
Ebbene, io ho trovato una soluzione. Non sarà magari la più elegante, o la più diplomatica, ma comunque la sua efficacia è indiscutibile.
Essendo mia zia molto religiosa, solo toccando le alte sfere riesci ad avere l'attenzione. Un po' come quando la polizia per dirimere una guerriglia spara per aria. Ecco, uguale. Io ho imparato che in questi casi la sola cosa da fare è iniziare la frase con un bel moccolo ad alta voce(In toscano moccolo non vuol dire moccio ma bestemmia) e, badate bene, io sono una persona che non ama le bestemmie, quindi questo dimostra che prima di arrivare a questo punto le ho provate proprio tutte ma tutte tutte.
Se dico per esempio "porco cane (dove la parola cane viene nella realtà dei fatti sostituita dal nome di una divinità) mamma, ti hanno chiamato da lavoro" so per certo che dopo la bestemmia mia zia cadrà in un silenzio glaciale di alcuni secondi che mi permetterà di avere tutta l'attenzione di cui ho bisogno per effettuare la mia breve ma urgente comunicazione.
Lo so, è assurdo, ma questa è la mia famiglia.
A tanto si deve scendere per poter proferire una semplice frase in casa mia: ci si deve dannare l'anima.
mercoledì 6 giugno 2007
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4 commenti:
Oddio anche te non è che sei proprio normale.... nel senso buono intendo, prendilo come un complimento.
Certe volte scrivi dei post molto spassosi c'hai delle idee ganze :P
Ma registrati l'mp3 "Porcodrillo" di Germano Mosconi e sparalo a tutto volume, quando c'è la tua zia.
Dai retta a chi, come me, ha un'anima nera coma le pece in un'immota notte nuvolosa.
Si, probabilmente lo e
quello che stavo cercando, grazie
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