lunedì 15 gennaio 2007

Berlin #3

03/08/05
Giornata piovosa. Visita fiacca al Pergamonmuseum (l'abbiamo cannato mezzo), poi in giro per Unter den Linden in esplorazione di negozi di suovenirs. Le magliette e i gadgets con l'omino del semaforo hanno prezzi inarrivabili.
Prezzo bottiglietta d'acqua: 2 euro...sticazzi!
Pomeriggio all'Europazentrum a fare acquisti vari.
Abbiamo comprato le carte e dopo cena improvvisata partita a briscola con due italiani sfigati dell'ostello.
Entrati in camera l'inglese già fra le braccia di Morfeo da tempo inenarrabile mi ha costretta all'utilizzo della mia fida pila. Si sono uniti all'allegra brigata un giovane di provenienza non identificata e due tedeschi reduci da non si sa quali avventure che hanno apportato una tremenda confusione nella stanza. Per andare a letto ora devo addirittura scavalcare un fornellino da campeggio.
P.S.: ma quanto rompe i coglioni l'inglese sempre a letto!!

Esiste però un filo sottile che collega le due Berlino oggi, nel 2005. Nella Kudamm, sotto il monumento alla memoria come a Friedrichstr., Unter den Linden o Alexanderplatz regnano gli stessi rumori e odori.
Rumori di macchine e chiacchiere, il ticchettio per ciechi dei semafori e il frequente clangore di treni e str.bahn.
Gli odori poi...quelli fanno parte di un universo a sè, un altro, dentro agli infiniti universi di Berlino, difficili da descrivere.
Quelli più caratteristici li trovi nelle grandi stazioni urbane, dove Str.bahn, U-bahn e treni normali si incrociano, son fatte come grandi centri commerciali, coi loro negozi e la loro vita sotterranea priva di luce diurna.
Qui come da altre parti il cibo non manca mai, ed è così che l'odore dolciastro dei Currywurst si mescola a quello del Kebab, alla puzza di fritto dei fast food, all'odore di caffè e poi ancora quello fragrante di croissants dolci e salati, di Brezel e pizza venduti ai chioschi Ditsch. E' difficile aspettare un treno senza avere la tentazione di sgranocchiare qualcosa.
L'odore del cibo si mescola ad altri tipici delle grandi città: quello di folla, di binari e treni e quel profumo vago e strano della metropolitana.
Fuori dalle stazioni invece l'odore di erba bagnata dei numerosi polmoni verdi della città si mescola a quello umido della Spree e, via via che si va verso est e i quartieri più poveri, a quello tipico di una cena semplice dei caseggiati in stile sovietici. Sa di brodo, cipolla e cavolo e fa venire voglia di rincasare alle 6 e trovare un volto familiare che ti aspetta dentro ad uno di quegli anonimi appartamenti.

Nessun commento: