martedì 30 gennaio 2007

Privacy un tubo

Mi è salita la polemica e ho deciso di cavalcarla come un survista cavalca l'onda.
Allora porca di quella puttana, siamo oberati da leggi sulla privacy, migliaia di autorizzazioni a trattare i tuoi dati personali. Nonostante tutto questo, le mitice leggi sulla privacy non son riuscite a dispensarci da una delle più grosse piaghe della nostra era: la rottura dei coglioni a privati cittadini.
Per andare più sul particolare, mi riferisco alle telefonate pubblicitarie o promozionali che mi stanno ammorbando in questi ultimi tempi.
Oggi per esempio, me ne stavo tranquilla al bagno (perchè anche le ragazze fanno i loro bisognini, che ci crediate oppure no) quando squilla il telefono. Visto che i miei son fuori città pensavo fossero loro, quindi con le braghe ancora calate e col rischio di inciampare mi precipito alla cornetta. Sollevo, dico pronto e nessuno risponde.
Al secondo pronto parte la manfrina con musichetta e una voce registrata che mi diceva che c'era l'offerta promozionale di 6 fottutissime birre di non so che vino veneto all'antigelo.
Ma poi quanto son subdole queste cose? Ti beccano quando sei più vulnerabile. No, non dico al cesso, dico a ore pasti (come le medicine), quando solitamente la gente ASPETTA delle telefonate. Sai un tubo che il numero anonimo che ti chiama appartiene a un centralino di mmerda che ti manda voci robotiche registrate...
Però devo dire che queste pubblicità hanno i loro vantaggi. Essendo voci registrate nessuno si fa problemi a riagganciare quando uno capisce di cosa si tratta.
Quelle veramente CATTIVE, CRUDELI, PERFIDE e SUBDOLE sono le telefonate fatte da promoter in carne ed ossa, poco importa se vogliono venderti corsi di inglese, promozioni per nuovi servizi di telefonia o una visita ad un centro tricologico. Tutti hanno lo stesso modus operandi.
Tanto per cominciare, si avvalgono di un promoter in carne ed ossa che ti parla; generalmente si tratta di un giovane che poraccio non trovando lavoro è finito per fare quello, anzi, ha pure dovuto subire un corso di 10 giorni intensivo e lavaggio di cervello di sfracellamento di palle telefonico ai poveri ignari che rispondono. I tipi che hanno inventato sti corsi, poi, dei matti. Devono aver inculcato loro idee del tipo "tenete il potenziale cliente il più possibile al telefono" (come il film di ieri sera in cui una povera ragazzina moltestata telefonicamente doveva tenere il maniaco il più bossibile al telefono perchè la polizia rintracciasse da dove partiva la chiamata) e questi promoter difatto cosa fanno? appena tu dici la stramaledetta parola "pronto" danno fiato alle trombe e partono in una sequela strafalcionata di parole, offerte, miste a domande del tipo: vede signora? e supercazzole della serie tarapia tapioca come se fosse antani, il tutto per rimbecillirti e portarti ad uno stato di insofferenza tale da dire: "sì, sì, farò tutto quel che vuoi, basta ti cheti una volta per tutte".
Perchè non c'è verso di interromperli prima. Sono dei caterpillar, vanno avanti a sfracellarti le palle, se tu cerchi di interromperli loro niente, continuano senza paura, senza freni inibitori nel perorare la loro causa e anzi, se fai perdere loro il filo ricominciano da capo e tu in tutto questo non puoi far altro che ascoltare impotente schiumando di rabbia.
Alla fine solitamente pongono la fatidica domanda: "cosa ne pensa della nostra offerta?". Sinceramente tu non pensi nulla perchè hai spento il cervello non appena hai saputo di cosa si trattava e non hai prestato minimamente attenzione, al che rispondi con la solita "mi spiace ma non sono interessata". A questo punto loro, che han frequentato il corso suddetto, partono con la contromossa: "cos'è della nostra offerta che non ritiene vantaggioso?" e lì devi ammettere di esser stato fregato perchè qualsiasi cosa tu risponda non farà altro che farli ripartire di nuovo in un altro entusiasmante monologo.
Al momento sono arrivata ad una soluzione che mi pare la migliore. Evitando di riattaccar loro in faccia (già sperimentato, ma loro, programmati come macchine della morte, ti richiameranno seduta stante con un "forse è caduta la linea") credo che la tecnica migliore sia fingere di ascoltarli e al momento della domanda "cosa ne pensa" rispondere, con forzato accento africano-turco-arabo-slavo "io no so nulla qui, io donna pulizie, padroni ferie tornare prossima settimana". Al che il promoter saluta gentilmente. Unico problema: la settimana successiva stai sicuro che ti richiamerà.
E che palleeeeee!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

A me è capito invece che la persona-macchinetta parlasse e blaterasse senza ascoltare quello che dicessi,o meglio ho cercato di interromperla per dire che la cosa non mi interessava, ma il robot continuava. Alla fatidica domanda "cosa ne pensa?", io rispondo "non mi interessa" e l'automa mi risponde "ma scusi allora me lo poteva dire prima, non perdevo tempo con lei".
Quando riaggancio, come succede solitamente, dico " ma Vaffa....".

Sono programmati per rompere! In primis quelli della Telecom!!! Che guarda caso da quando ho messo l'ADSL non si fanno più sentire!!!!