mercoledì 31 gennaio 2007

Pantaloni lamellari con protezioni sul didietro

Forse non tutti sanno cosa sono i pantaloni lamellari. Personalmente, ho imparato a conoscerli giocando di ruolo a Cyberpunk. In pratica hanno la stessa funzione del giubbetto antiproiettile, solo che proteggono le gambe.
Siccome sin dalla nascita mi sento in guerra col mondo e negli ultimi tempi ancor di più, avverto terribilmente il bisogno di proteggermi dagli agenti esterni, dalle pugnalate della vita. Una corazza dermale (e cito ancora cyberpunk) o dei pantaloni lamellari con giubbetto antiproiettile sarebbero l'ideale al momento. Mi spiego. Nessuno vuole realmente "spararmi" o "uccidermi", o per lo meno spero di no, solo che tante volte mi sento minacciata anche dalle più piccole stronzate.
Gli ambienti dove sono cresciuta, le persone che mi hanno allevata mi hanno fatto credere che la vita fosse divisa fra Bene e Male e che io dovessi tendere esclusivamente al bene, per una futura salvezza dopo la morte (e qui le suore ci han messo lo zampino), per essere in pace con me stessa e per guadagnarmi il rispetto degli altri.
Un giorno, non tanto tempo fa, mi son svegliata e ho capito che queste eran tutte delle grosse stronzate. Per quanto riguarda l'aldilà, beh io credo di essere nata con la tendenza all'ateismo, sviluppatasi molto nel corso degli anni. Come si può sapere cosa è bene o cosa è male se son due parole inventate dall'uomo? Il bene e il male son relativi, come il brutto e il bello. Se si cambia la prospettiva, ciò che per molti è un bene per altri può rappresentare un male, quindi dove sta la ragione? Lo chiediamo a Santi Licheri?
Accanto a questo binomio, un altro leitmotiv ha fatto parte per lungo tempo della mia vita, del mio pensiero, anche questo inculcatomi in scuole/collegi/famiglia. Il concetto di pena e di errore. Mi spiego. Se si sbaglia, si deve pagare per l'errore commesso. C'è la galera per questo, o i voti bassi, le punizioni, se fai il cattivo babbo natale ti porta il carbone. Quindi se tu commetti qualcosa di "male" (bene e male son relativi, c.s.) devi "pagare". Come si paga? Solitamente espiando, soffrendo, facendo qualcosa che non ci va, non ci piace, ci fa stare male.
Ora, al di là della sofferenza fisica, che è un caso a parte, quello che mi spiazza è la sofferenza morale. Se qualcosa, l'atteggiamento di alcune persone ad esempio, mi fa soffrire io porco boia son per natura portata a pensare che sia colpa mia e che devo pagare i miei errori con la sofferenza "morale".
Poi c'è la stronzata che la sofferenza nobilita. Ma nobilita cosa? La sofferenza al massimo mi fa incazzare e tirare delle grandi bestemmie, mi fa riflettere all'infinito, struggere, ma di nobiltà manco l'ombra. Al massimo divento "artisticamente" più produttiva. Sticazzi, ne facevo volentieri a meno, pur di star bene!!!
Insomma, da un bel po' di tempo ho iniziato a prendere coscienza del fatto che ci fosse un bug nel sistema, in questo modo di pensare, un bug che non è solo dentro di me ma in tutta la società.
Ora, per la società non posso farci nulla, cazzi suoi, ma posso far qualcosa per me.Mi son rotta le scatole di prenderlo sempre in quel posto, pur senza avere COLPE (sì, perchè tante volte quando le cose mi andavano male mi son detta, cazzo, avrò commesso qualche errore, e invece nulla, non ne ho trovati), motivo per cui ora vorrei un paio di pantaloni lamellari con rinforzo sul didietro, per evitare che me lo mettano ancora lì.
Mi girano le palle. Sono stufa di sogni infranti, di fregature, di persone che ti fregano la parte, il lavoro, l'uomo o il parcheggio. Sono stufa di pensare "avrei potuto esserci io al suo posto, se solo... ". Sono stufa di aspettare una qualche "giustizia divina" che tanto non arriva mai. Perchè non posso fare come l'America?
Voglio la mia fetta di torta, anche a costo di giocare sleale, voglio la mia fetta di felicità e giuro su tutto quello che ho di più caro che il giorno in cui l'avrò lotterò con le unghie e con i denti perchè nessuno me la porti via. Ecco, questo ho sbagliato in passato. Pensavo che la felicità fosse una cosa dovuta, che tutti dovessero avere. La felicità non ti cade dall'alto coi miracoli, la felicità te la devi conquistare.
Fanculo il bene, fanculo il male, la morale, i luoghi comuni. Quando sei in guerra certe cose non contano più. Conta solo la propria sopravvivenza.

1 commento:

CRAMPO ha detto...

Già..... Potrei fare un lungo discorso filosofico ma non lo faccio. Rischierei di cadere nella retorica e/o di essere frainteso per saccente cosa che mi guardo bene di essere. Ti dico solo che condivido in pieno tutto quello che hai scritto, che le stesse cose le ho provate e per alcune le provo tuttora, ma secondo me è un percorso nel quale ognuno deve trovare la propria strada perchè non è detto che la soluzione che ho trovato io sia giusta anche per un'altro e cmq, ripeto, se mi mettessi qui a raccontarti tutto il mio percorso, quello che penso e quello che ho deciso di fare per affrontare questi stessi problemi che anche te hai rischierei di apparire presuntuoso.
Su una cosa però vorrei farti riflettere un'attimo. Certi problemi non tutti li hanno, anzi. La maggior parte della gente m'anco si pone il problema di ciò che è bene o ciò che è male e giusto o sbagliato. Te, io e i pochi altri siamo persone un pò speciali, anche il discorso del teatro, insomma non è da tutti... siamo più sensibili, altruisti, consapevoli... oserei dire migliori. Per questo ti auguro si di trovare la tua nuova strada che ti faccia star meglio però vorrei che tu stessi attenta ad una cosa soltanto. Cambia ma non divventare cattiva. Altrimenti ti uniformerai alla massa e non saresti più una persona speciale. Un grande uomo una volta disse "Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza" Quest'uomo ha fatto cose per cui sarà ricordato in eterno ma era anche un padre prenuroso, un marito devoto, un amico sincero e altruista sempre dalla parte dei più bisognosi fino ad arrivare ad essere ucciso per questo. Quindi visto che, come dici, sei in guerra, prendi esempio dal più grande guerrigliero di tutti i tempi! Hasta la victoria, siempre! .... ce la farai non temete, sei una domma con le palle!!!