martedì 27 marzo 2007

La famiglia cuore vent'anni dopo

Ammetto forse di essere sempre stata una ragazza strana. Da piccola non mi piacevano le bambole, nè le barbie, nè cicciobello.
Ieri sera, non ricordo per quale motivo, mi è tornata in mente la famiglia cuore, sì, questa qui.
Dio quanto mi stava antipatica! Forse perchè vedevo in questa stupidissima famiglia di bambolotti stile barbie la falsità di uno stereotipo. Ecco, è così che me la immagino oggi.
Il babbo, sui 28, un figaccione ma probabilmente molto rincoglionito, uno che non capisce proprio un tubo, che dopo 20 anni passati a giocare a biliardo e fumare sigarette alla casa del popolo ha conosciuto la classica brava ragazza dagli occhioni dolci che l'ha redento.
Sì, lei me la immagino la classica figa di legno, un cancelliere di ferro che trova sto bel ragazzo un po' bietolone e avvia a comandarlo a bacchetta già dopo il primo appuntamento. E portami a montecatini a guardare le vetrine la domenica pomeriggio, e dai amore ci serve un nuovo tappetino per il bagno andiamo all'ikea...E questo come un citrullo, sempre dietro a dar retta alle sue stronzate, sempre con la faccia sorridente nella sua decappottabile mentre sono in fila al casello perchè la domenica pomeriggio è risaputo che non si deve andare in certi posti come l'ikea! Ma lui è contento, chi cavolo se ne frega!
Si saranno sicuramente sposati in una chiesetta di campagna tutti felici. Dopo pochi anni di matrimonio, ecco che arrivano i bambini. Due gemellini, che fortuna!! Due in un colpo solo, così la signora cuore non è neanche più tenuta a dargliela un'altra volta al marito, tanto la famiglia è bell'e al completo. La signora cuore madre perfetta. Cambia i pannolini, parla solo dei suoi pargoli, si sente così felice ed appagata nell'occuparsi della prole. Intanto il marito lavora e provvede alla famiglia. Quella strega della signora cuore l'ha pure convinto a vendere la decappottabile per comprare un CAMPER (!!) , sì, un camper ROSA (!!!!!) "così almeno passiamo le vacanze tutti assieme oh che bello".
Questa la situazione che ci facevano vedere quando producevano e vendevano questa famiglia di bambolotti.
Un padre coglione ma felice, una madre con un fisico da modella dopo un parto gemellare, tutta contenta di accudire i bambini, due bimbi allegri, bellini e che non fanno mai capricci.
Come sarebbero ora? Ve lo dico io come.
Col passare degli anni la signora cuore è diventata sempre più acida e nervosa. I bimbi son cresciuti e lei in casa si annoia, non sa che cazzo fare. Tratta sempre più suo marito come uno schiavo che porello continua a lavorare come un ciuco e ci mette ore ad andare al lavoro con quel cazzo di camper rosa di merda che quando lo vedono arrivare in fabbrica i colleghi lo sfottono sempre.
Una sera la signora cuore chiede a suo marito "dai, facciamo altri figli" ma lui, che ormai non sorride più (dopo anni di sorrisoni di plastica ha capito l'andazzo), oltre a dirle "mi son fatto vasectomizzare" le presenta anche la richiesta di separazione.
Ultimamente aveva infatti iniziato a seguire un corso di latinoamericano e ora si tromba la Barbie venticinquenne insegnante di latinoamericano, una biondona con due pere che non ti dico che le importa un cavolo della famiglia e dei figlioli, a lei le garba ballare e i festini. Cioè, a lei le garbano anche tante altre cose, in particolare gli uomini, ne ha a bizzeffe e il signor Cuore è diventato gelosissimo, lui, da sempre abituato ad essere gestito dalle donne, perchè sperava di mettersi con lei, di avere la Barbie che gli stirasse le camicie. Invece lei gli ha detto no, si sente un pesce fuor d'acqua, è dovuto tornare a vivere da sua madre e per evitare che la Barbie lo molli è diventato patetico cercando di fare il supergiovane. Ha rivenduto il camper e si è ricomprato una decappottabile, passa giornate in palestra per mantenersi tonico e si fa lampade dalla mattina alla sera.
E la signora cuore? La signora cuore subito dopo il divorzio era entrata in depressione, ha iniziato a fumare e a prendere psicofarmaci...Le era venuta la paura d'invecchiare e ha speso tutti i soldi inviati dal signor cuore per il mantenimento dei figli in chirurgie plastiche, facendosi due canotti per labbra. Poi però un bel giorno il suo psicanalista s'è innamorato di lei. Freud o non Freud, lei comunque è riuscito a plagiarlo, così il plurilaureato luminare della psiche s'è trasferito a casa cuore e ora riceve i pazienti in uno studio rivestito di carta a parati rosa scelto dalla compagna. Vorrebbe fuggire ma non sa come fare.
Infine i due figli, che chiamerò per convenzione FIGLIO e FIGLIA.
Ventenni, hanno tutti e due sofferto molto per la separazione dei genitori.
FIGLIO fa ancora l'istituto tecnico (è bocciato 3 volte in terza) dove fa il rappresentante d'istituto. Ha lunghi capelli rasta e gli occhi sempre rossi dalle canne. In compenso cucca un sacco di ragazze ed è sempre l'anima delle feste. Sogna di andare a vivere a Cuba ma se non finisce neanche le superori è un casino.
FIGLIA, dopo un anno da anoressica, ha trovato la sua vera vocazione nel fare il troione di provincia. Esce con un sacco di ragazzi con la decappottabile, si fa bombare da diritto e da rovescio ma è felice.
E così tutti vissero felici e contenti, un po' meno il signor cuore perchè lui era il vero coglione della famiglia!!

11 commenti:

Luca Giacomelli ha detto...

Notevole il titolo del blog. Anche flambé Boe non era male!! Tra le cose che odi c'è il Pistoiese medio. Beh difficile da definire. Dico il Pistoiese medio. Proviamo?
Ci sono alcune grandi categorie di raggruppamento dei P.Medi:

1.Scout
2.Biblioteca (se l'hai frequentata in passato sai che è stata così)
3.Gruppetto locali Yeah! (detti anche tiratori)

Talvolta si confrontano, gli appartenenti alle varie categorie, ma ognuno di loro tiene molto alla propria identità.

Il famoso bar di P.zza Mazzini, Piazza dell'Ortaggio, Primedonne e Carbonili, case a Lido di Camaiore, a sciare al Corno o all'Abetone. No alarms and no surprises. Tutto come stabilito ancor prima della nascita. Era meglio Valencia? Barcellona? Forse. Ma nel profondo sono affezionato a questo strafottutissimo borgo fetente. Affezionato come si è affezionati ad una donna di cui non sei più innamorato.
Sulle infradito però, non condivido.
Saluti

Gattafruata ha detto...

Beh il pistoiese medio è questo ma anche altro.
Sì, detesto chi si ritrova ai carbonili, carbonai, frischi e mazzi (infatti non ci vado mai) ma anche quelli che giudicano sulle basi di una mentalità provinciale. Quelli che non vedono al di là del proprio naso, per i quali la vita è aperitivo il venerdì/discopub etc. trovarsi un compagno, sposarsi figli. Cioè il non avere ambizioni o meglio condurre tutti una stessa routine senza troppa convinzione.
A me sta bene sposarsi e fare figli, ok, ma credendoci, non perchè "lo fanno tutti".
Per Pistoia io provo amore e odio. Vorrei andarmene per sentirne la mancanza.

Luca Giacomelli ha detto...

Cara gatta, il mio "barrio", come direbbe il buon Vinicione Capossela nella sua splendida interpretazione di "scivola vai via", è Porta San Marco. Ho fatto l'itc Pacini. Un'esperienza davvero elettrizzante. Magari ci siamo visti poiché entrambi frequentiamo raramente i posti un po' smaltati. Magari, non so, ma anche tu sei stata qualche volta al Pirobutirro. Ecco, li ci vado spesso. Purtroppo a giugno ci vado con le infradito.
Diciamo che la parte di città che preferisco è quella adagiata su via San Marco. L'unico quartiere vero rimasto tale. Poi... non saprei... Poi una domanda: solo Simpson o anche Griffin?

Gattafruata ha detto...

Allora sicuramente ci conosciamo di vista. Ho fatto il Pacini anch'io!!(ma indirizzo sperimentale)
Al piro ci vado di tanto in tanto.
Grande porta s. marco, in un post intitolato "lunga vita a chi boicotta i centri commerciali" parlavo proprio dei negozietti che sono lì, dove praticamente sono nata e cresciuta.
Il mio preferito credo sia il macellaio, che non è cambiato di una virgola, ma anche la latteria della mia zia Lida (ebbene sì, sono sua nipote acquisita, che tu ci creda o no!) ha il suo fascino!!

Luca Giacomelli ha detto...

L'avevo notato il post. Leggendolo mi sono sentito a casa.

Gattafruata ha detto...

ehehe...peccato che certi negozietti storici non ci siano più. mi ricordo ancora del negozio che vendeva lane vicino al ponte, per esempio...poi c'era una mesticheria mi pare dove ora c'è il fotografo...ebbene sì, si invecchia :( Non c'è più nemmeno Aldo, il benzinaio!

Luca Giacomelli ha detto...

San Marco.
Il quartiere povero.
Questo è il mio barrio.
Qui ci conosciamo tutti. Sappiamo cose l'uno dell'altro. San Marco è Il panettiere, il giornalaio, la signora dell'alimentari...il bar.
Come sarebbe il mio barrio senza il bar? La farmacia, lo spaccio di profumi e bagnoschiuma, la merceria, la lavanderia, il ponte, la laboriosa comunità dei sorci giganti, la Brana... San Marco si governa da sé. E' un mondo in miniatura; è autoreferenziale ma aperto alle comunità che vogliono incontrarlo. Con le colf dell'est che fanno spesa nei negozi, con il ceto medio riflessivo che parcheggia la macchina in seconda fila per acquistare pane e schiacciata nel forno più famoso, con il suo bar, mix, unico nel suo genere, di persone diverse con idee diverse. Non c'è la casa del popolo in San Marco, c'è il bar dove da sempre hanno coabitato e condiviso l'esistenza comunisti e democristiani. Nel mio barrio, il compromesso storico ante litteram. E' qui che la mia famiglia è nata. E' qui che l'asfalto ha un sapore che conosco. E' qui che l'odore del pane ti sveglia nel cuore di una notte umida d'estate.

Gattafruata ha detto...

Sì, avevo già letto l'articolo sul tuo blog. Che dire? Mi commuove, è proprio tutto vero...anche quella dell'odore...è casa.

Luca Giacomelli ha detto...

certo è incredibile. Ti giuro non ti ho mai vista...

Gattafruata ha detto...

Io non lo so, si vedono piccole le tue foto.
Comunque considera che in foto mi vedi tutta truccata di nero e "ciurmata" (come si dice appunto a porta s. Marco). Beh le zone del quartiere dove mi si vede girare di più sono, a parte il tabaccaio (dannato tabagismo!), l'agenzia di viaggi, dove ci lavora una mia amica, e il lungobrana, dove porto a passeggio il mio cane....oddio...cane...è un batuffolo di pelo bianco e piccino...

CRAMPO ha detto...

Rieccomiquà Gattafrueta sei contanta! Và ora che son tornato puoi ricomincià a scrivere altri post esilaranti.... lo sai che sono io il tuo muso ispitatore no?! Questa della famiglia cuore è veramente bellina anche se non è che abbia presente chi era stà famiglia cuore che io sà c'avevo altri giochi, ma comunque hai reso l'idea e mi hai fatto proprio ridere..... anche se.... di la verità c'è un pizzico di amarezza perchè vorresti essere la signora cuore di quei tempi là con una famiglia tutta rosazzurra bellina e felice due pargoletti amorosoni maschieto e femminuccia e un lui bello e premuroso.... dai di la verità!