Ci son giorni come oggi nei quali non so dove andare o che direzione prendere.
Mi pare che qualunque cosa possa fare possa aver ben poco senso...perchè mi sento senza meta.
Vorrei avere un ago come una bussola che mi indicasse il nord ma non vedendolo mi butto sullo studio che si rivela quanto mai deludente in queste situazioni visto che non ho particolare convinzione neanche lì. Sono una tipa cerebrale che ci posso fare?
Dovrei usare meno il cervello e aprire le gambe, direbbe con sarcasmo il beneamato Carrettoni.
Praticando yoga mi è stato detto che in questi momenti bisognerebbe affidarsi di più al proprio corpo e meno alla mente. Sarà per questa che mi son ritoccata le sopracciglia con la pinzetta? mmm
Fra l'altro dovrei anche vestirmi per andare a cena fuori ma pare che la tuta e la felpa mi si siano attaccate addosso...
Che palle queste giornate, che palle l'essere metereopatiche, che palle essere donne in fase premestruale!
Speriamo che sta giornata senza infamia e senza lode passi alla svelta, stavo meglio ieri quando bestemmiavo per la bottiglia d'acqua che rompendosi in borsa ha bagnato il mio cellulare!!
venerdì 2 marzo 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Praticamente... una bottiglietta aperta in borsa al giorno leva i pensieri di torno....
Cristo! Gattafruata sei così adorabile nel tuo imprecare per il minimo inconveniente.
Si, è vero, sei cerebrale. Ma in compenso hai delle belle tette. Mi sarebbe piaciuto vederti in tuta aderente. Che cosa mi sono perduto. Purtroppo frequentiamo posti diversi. Io ho riconosciuto l'importanza dell'effimero, anche se non riesco a penetrarlo. Tu invece sei nel mondo delle idee di chi solo tu lo sai. Ma tra i due sei messa peggio te. mica ti sto attaccando. Cerco solo di dimostrarti che nati non fummo per essere salmoni e quindi è inutile cercare di risalire una corrente a noi avversa. Meglio lasciarsi andare. Ma in fondo, che te lo dico a fare? Tu hai la consapevolezza delle tue poppe e tanto ti basta. se tu fossi come me, intendo calva come me, allora forse ti cacceresti un dito nel culo e moveresti lo stronzo che sei (scusa, anche questo non è un attacco, ma è una frase che mi dissero tanti anni fa quando lavoravo in tintoria, e mi piace usarla, anche a sproposito). Scusa ma cosa cazzo ti dico? Ora basta, voglio essere sincero con te. Sei una ragazza ganza, anche divertente, a tratti anche attraente. L'importante è tu stia zitta, perchè quando apri bocca.....
In fin dei conti ti stimo una cifra
Carrettoni
P.S.
In fin dei conti mi pensi, infatti mi hai citato. Grazie. Anche io ti citerò stanotte.
Carrettoni, alle volte mi spaventi.
Posta un commento